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Debito di Libertà

Il 24 marzo 1944, Roma e l’Italia furono colpite al cuore dall’eccidio nazifascista delle Ardeatine. I tedeschi, come atto di rappresaglia per l’attentato partigiano compiuto contro un battaglione nazista in via Rasella, fucilarono 335 civili e militari italiani. Tra le persone uccise quel giorno c’erano i lucerini Umberto e Bruno Bucci (padre e figlio), il cerignolano Teodato Albanese e il foggiano Ugo Nicola Stame, tenore partigiano. La storia delle Ardeatine e i profili dei martiri nativi della Capitanata sono stati al centro di una serata organizzata da Auser e Spi Cgil Foggia, una conversazione con Lello Saracino, giornalista e biografo di Ugo Nicola Stame. Era presente anche Mario Napolitano, 94enne, parente del tenore partigiano.
Durante l’incontro, è stato proiettato il cortometraggio “Una voce spezzata”, un video che mette insieme alcune scene del film “Rappresaglia” e fa ascoltare la voce di Stame mentre il tenore foggiano interpreta alcune arie de Il Trovatore. In aprile, sarà pubblicato il libro che Lello Saracino ha dedicato a “Il tenore partigiano”, storia e vita di Ugo Nicola Stame, un uomo d’arte e d’intelletto, un foggiano, che si oppose all’orrore nazifascista e pagò il prezzo più alto nella lotta per la libertà.

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