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Orsara, biodiversità da “mille e una Puglia”

ORSARA DI PUGLIA (Fg) – C’è un patrimonio immenso in Capitanata e in tutta la Puglia. Si chiama “biodiversità” e consiste in una enorme quantità di cultivar, le differenti varietà agrarie di una specie botanica. La biodiversità è una ricchezza assoluta, come dimostra la ricerca a proposito della lotta contro la Xylella: alcune cultivar dell’olivo, infatti, si stanno rivelando resistenti al batterio. Se la ricerca dovesse confermare le prime evidenze scientifiche sul contrasto alla Xylella, sarebbero possibili enormi passi in avanti con vantaggi immaginabili per il comparto olivicolo che, soprattutto nel Salento, vive un periodo drammatico. La biodiversità, tuttavia, non offre soltanto soluzioni contro le fitopatologie, ma rappresenta la possibilità di migliorare la qualità degli alimenti, di differenziarla, di ampliare mercati e, di conseguenza, di sviluppare dinamiche sociali ed economiche di crescita e sviluppo. Saranno questi i temi al centro del convegno che si terrà domani, giovedì 14 settembre 2017, alle ore 10.30, nell’auditorium del Centro Sociale Diurno di Orsara, in via Di Vittorio, incentrato sulle “Specie vegetali di antica coltivazione”. L’incontro sarà aperto dagli interventi di Tommaso Lecce, sindaco di Orsara; Giorgio Mercuri, presidente nazionale Fedagri; Nicola Poppa, consigliere comunale di Orsara; Maria Michela Ciampi, dirigente scolastico. A presentare i risultati dei progetti integrati per la biodiversità saranno Vito Savino, del Centro di Ricerca Basile Caramia, e Orlando Poppa, imprenditore che ha sperimentato la valorizzazione di prodotti di antica coltivazione. Al convegno, seguirà il laboratorio sulle biodiversità a cura degli studenti orsaresi.

LA PUGLIA, REGINA DELLA BIODIVERSITA’. Grazie al progetto sul germoplasma frutticolo, viticolo e olivicolo – realizzato in Puglia nell’ambito del PSR 2007-2013 – sono state recuperate oltre 1000 varietà in estinzione tra fruttiferi, vite e olivo. In particolare sono state recuperate centinaia di varietà di vite, di olivo e fruttiferi come mandorlo, pesco, ciliegio, susino, albicocco, pero, melo e fico. Un lavoro enorme che ha visto all’opera 42 partner progettuali tra cui il Comune di Orsara e la CIA Agricoltori Italiani della Puglia. In totale, a Orsara e su tutto il territorio pugliese, sono stati ritrovati, esaminati e digitalizzati oltre 1000 documenti storici reperiti attraverso ricerche effettuate all’interno di 50 tra biblioteche e archivi notarili e attraverso la realizzazione di 70 incontri in tutta la Puglia con agricoltori, esperti, rappresentanti istituzionali, appassionati, interessati. Orsara di Puglia, grazie al suo patrimonio ambientale fatto di campi coltivati, boschi, vivai forestali e corsi d’acqua, ha svolto e continua a svolgere un ruolo di primo piano nei programmi regionali e nazionali improntati al recupero delle antiche varietà. “Crediamo moltissimo nello sviluppo di progetti sulla biodiversità – ha dichiarato Tommaso Lecce -. L’agricoltura e la green economy sono una strada che unisce tradizione, innovazione e possibilità di crescista sostenibile”.

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