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Morte dei braccianti, a Foggia corteo contro lo sfruttamento: le adesioni

FOGGIA – In 48 ore, a causa di due incidenti stradali, 16 braccianti sono morti mentre tornavano dai campi, dove avevano lavorato per un’intera giornata sotto il sole a raccogliere pomodori. Per ricordarli, e per rilanciare la lotta contro il caporalato e lo sfruttamento in agricoltura, i sindacati hanno organizzato una grande manifestazione. Alle ore 18, concentramento nel piazzale della stazione ferroviaria di Foggia, poi corteo fino a Piazza Cesare Battisti dove ci saranno gli interventi conclusivi. L’iniziativa è promossa da Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil di Foggia. Hanno aderito alla Manifestazione al momento la Fai-Cisl e Uila-Uil territoriali, Flai -Fai e Uila Nazionali, Terra!, Intersos, Libera, Arci, Acli, Anolf, Amici dei migranti, Associazione Baoubab, Associazione Arcobaleno, Cooperativa Alterego, Cooperativa Pietra di scarto, Caritas, Consulta immigrazione Comune di Cerignola, Associazione Solidaunia, Casa Sankara, Cgil Cisl e Uil Puglia e Foggia, Flai Fai e Uila Puglia, Arci Bassa Valle Cecina, Arci Puglia, Legambiente Circolo Gaia Foggia, Arci Ragazzi, Legambiente Nazionale, Fondazione Migrantes Puglia, Associazione San Giuseppe Cerignola, ANPI Foggia. Adesione anche di militanti e dirigenti di diversi partiti politici.

SPI CGIL. Domani, mercoledì 8agosto, ci sarà anche lo Spi Cgil Foggia alla manifestazione contro lo sfruttamento e per i diritti dei lavoratori, organizzata dai sindacati, che prenderà il via alle ore 18 con il corteo a Foggia. Lo annuncia lo Spi attraverso una nota
“I pensionati dello Spi Cgil di Puglia domani saranno a Foggia. Ci saranno anche gli ex braccianti, ora anziani, che hanno partecipato e condotto le lotte per il progresso e l’emancipazione nelle campagne. A chi ora chiede in maniera retorica e mielosa “dove eravate?”, rispondiamo di andare a rileggersi la storia fin dagli anni ‘70/‘80, a consultare gli archivi delle Prefetture, a consultare le emeroteche per verificare lo spazio che davano i giornali alle lotte bracciantili. I risultati ottenuti, sia pur nelle difficoltà del sindacato a rappresentare lavoratori e lavoratrici che in assenza di lavoro hanno sempre preferito scambiare i diritti con un lavoro sottopagato e non tutelato, sono sempre stati vanificati da un groviglio di interessi rappresentati da istituzioni che non riescono a offrire soluzioni alternative; da datori di lavoro che scaricano sulla manodopera la loro incapacità a recuperare forza nella filiera, dalla grande distribuzione e dall’industria di trasformazione che strozza la produzione, dai consumatori che guardano al minor prezzo e non invece all’etica del prodotto che dovremmo pretendere passasse da mani libere. Tutto questo è quello che alimenta il caporalato, il resto sono solo chiacchiere”.

PARTITO DEMOCRATICO. La comunità politica del Partito Democratico di Foggia e della Capitanata parteciperà alla manifestazione indetta dalle organizzaizoni sindacali dei lavoratori agricoli e dalle associazioni impegnate nell’accoglienza, l’assistenza e l’integrazione dei migranti. “Avvertiamo il dovere di manifestare apertamente la nostra compassione per le vittime degli incidenti stradali di questi giorni e di manifestare altrettanto apertamente la nostra partecipazione attiva alle azioni di tutela dei diritti e delle vite dei lavoratori. Senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali com’è sancito dalla Costituzione repubblicana anche grazie a Giuseppe Di Vittorio e al movimento bracciantile.

 

PARTIGIANI DI CAPITANATA. “L’Anpi di Capitanata aderisce alla manifestazione di Foggia contro lo sfruttamento bestiale operato in agricoltura, attraverso l’odiosa pratica del caporalato, che colpisce i lavoratori agricoli italiani e stranieri. L’Anpi, di fronte alla terribile tragedia che ha coinvolto nel giro di tre giorni la Capitanata, eleva la sua voce contro il dilagare delle pratiche illegali in agricoltura e anche in altri settori lavorativi che schiacciano pesantemente la dignità del lavoro e dei lavoratori, sottoponendoli a condizioni di vita intollerabili in una società moderna e democratica. Questa nuova tragedia deve indurre le autorità preposte e le forze di governo ad intensificare tutte le forme di controllo sul trasporto, sul reclutamento della manodopera, sul rispetto delle norme contrattuali e a stroncare le nuove forme di schiavismo che stanno fiorendo, soprattutto nel Mezzogiorno. Essa richiama altresì le istituzioni e i cittadini a non chiudere gli occhi di fronte a questi fenomeni e a mettere in campo tutte le più efficaci forme di solidarietà nello spirito della nostra Carta costituzionale che non ammette distinzioni di razza. L’Anpi provinciale invita tutte le proprie organizzazioni a fare tutti gli sforzi per assicurare una massiccia presenza nel solco di una consolidata tradizione”.

ARTICOLO 1. “I militanti e i dirigenti di Articolo 1 di Capitanata parteciperanno alla manifestazione insieme al coordinatore nazionale, Roberto Speranza. La sua presenza rafforza il senso della visita al ghetto di Rignano poco dopo la fondazione di Articolo 1. A distanza di poco più di un anno, gli eventi tragici di questi giorni ci restituiscono tutti i limiti di un impianto legislativo e amministrativo di lotta al caporalato e di integrazione sociale buono sulla carta e poco efficace nella realtà. “Le leggi ci sono”, si dice, ed è vero. Ma serve al più presto che tutti gli attori facciano la loro parte. Le istituzioni, i produttori, il sistema dei controlli, i servizi a disposizione di chi cerca e offre lavoro in sicurezza e rispettando diritti e dignità dei lavoratori. Ciascuno di questi segmenti del sistema è in sofferenza. La filiera di produzione risente dei bassi costi, la dotazione degli ispettorati del lavoro è insufficiente, il sistema di reclutamento pubblico e di trasporto è praticamente inesistente, le sanzioni sono sporadiche e impercettibili. In questo limbo istituzionale e sociale prosperano illegalità e criminalità organizzata. Proposte, idee, soluzioni sono da tempo note, serve un’azione decisa per trasformarle in prassi condivisa e consolidata. Noi sfileremo anche per questo, per onorare la memoria di 16 lavoratori, e per riaffermare valori e principi che sono alla base del nostro impegno”.

SINISTRA ITALIANA. Anche Sinistra Italiana sarà al corteo. “Siamo atterriti da quanto accaduto – dichiara Mario Nobile, segretario provinciale di Sinistra Italiana Capitanata – non solo per il numero di vite umane perse, ma perché per l’ennesima volta stiamo assistendo a delle morti annunciate che solo indirettamente attengono al pattugliamento delle strade, ma che riguardano il lavoro in agricoltura della Provincia di Foggia retto su una vera e propria schiavitù tollerata a tutti i livelli. Eppure alcune soluzioni erano state individuate e proposte da molto tempo: solo due anni fa Guglielmo Minervini e Cosimo Borraccino, consiglieri regionali di Sinistra Italiana, fecero approvare l’art. 37 della l.r. n. 1/2016 contenente un finanziamento di oltre mezzo milione di euro per il trasporto pubblico dei braccianti agricoli in Puglia, mentre nel 2017 il Prof. Marco Barbieri, responsabile Lavoro di Sinistra Italiana Puglia e già autore della famosa l.r. 28/2006, preparò 10 proposte in materia di contrasto al caporalato (presentate in tutte le sedi istituzionali) relative al sistema di reclutamento della manodopera, alla riattivazione delle convenzioni con la Guardia di Finanza, al rispetto dei contratti collettivi, all’aumento dei controlli e delle sanzioni quali l’interruzione dei finanziamenti alle aziende irregolari”.

 

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