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(VIDEO) Il 25 aprile sui Monti Dauni, è la Liberazione “di cresta in cresta”

Questo video ce lo ha inviato Federico, uno dei partecipanti a “Di cresta in cresta sui Monti Dauni”, tre giorni di trekking organizzati dal CAI FOGGIA, il Club Alpino Italiano. Il video in questione parteciperà alla sezione video del Premio Lupo e concorrerà per aggiudicarsi uno dei premi messi in palio per l’edizione 2016 (partecipare è gratuito ed è facile, clicca qui). L’iniziativa del CAI FOGGIA, alla seconda edizione, è forse il modo migliore per valorizzare i Monti Dauni, un’area che conta 30 comuni (con Lucera, il centro più grande e “Città d’Arte”), 110mila abitanti circa, oltre 500 tra chiese, siti ambientali d’interesse comunitario e musei etnografici, 15 paesi certificati con marchi di qualità turistico-ambientali. Insieme, i borghi dell’Appennino Dauno forniscono i due terzi dell’energia da fonti rinnovabili prodotta dall’intera Puglia, un primato che fa brillare la nostra regione a livello europeo, costituendo un vanto che ha contribuito a costruire l’immagine di un’Apulia all’avanguardia nel panorama italiano. Più di un terzo del polmone verde pugliese è sulle alture dei Monti Dauni che forniscono per intero le risorse idriche necessarie alla provincia di Foggia. I fiumi, i laghi, le riserve faunistiche di questa area dell’entroterra Foggiano rappresentano un unicum ambientale preziosissimo, un vero e proprio giacimento di biodiversità da salvaguardare e da promuovere.
MONTI DAUNI DA GUINNESS DEI PRIMATI. In Puglia, i piccoli comuni sono 87 e di questi 38 si trovano in provincia di Foggia, la maggior parte di essi è localizzata proprio nell’area appenninica. E’ qui che si trova il paese meno popoloso della Puglia, Celle di San Vito, che conta 186 abitanti. In Capitanata c’è la vetta più alta della regione, il Monte Cornacchia. Sui Monti Dauni si arrampicano i paesi più alti della vecchia Apulia, Faeto e Monteleone. Ed è in questo ampio fazzoletto di terra, pari al 10 per cento dell’intera superficie regionale, che albergano le specie animali e vegetali più selvatiche e preziose: il lupo, il cinghiale, la volpe e il falco popolano aree boschive ricche di sorgenti, funghi, tartufi, orchidee selvatiche, erbe spontanee e officinali.

Francesco Quitadamo

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