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La Festa del Nero di Troia

TROIA (Fg) – Il Convegno Regionale sull’Uva di Troia, sabato 27 luglio 2019, compirà i suoi primi 20 anni di storia. Ci saranno i produttori, le cantine del consorzio di tutela Doc “il Tavoliere delle Puglie”, le organizzazioni agricole di Agrinsieme (il coordinamento che unisce CIA Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative) e alcuni ospiti d’eccezione:  il Comitato Promotore ha invitato uno dei più grandi influencer del vino, già autore del programma cult di Rai radio2 Decanter, Nicola Prudente detto Tinto. Alla presenza delle autorità locali, si parlerà del Nero di Troia, e di accostamenti al food anche assieme a Francesca Pagano e Fiorella Perrone dell’Academy di Gambero Rosso di Lecce. L’appuntamento è per sabato 27 luglio, a partire dalle ore 19, in piazza Cattedrale a Troia.

In 20 anni, in Puglia la superficie vitata a Nero di Troia è enormemente cresciuta: passando da 1782 a circa 3000 ettari. La svolta, la vera e propria riscoperta in Puglia del Nero di Troia, ha avuto un’acccelerazione nel 2010 ed è tuttora in corso. Se le superfici vitate sono cresciute (e segnano tuttora un trend positivo), molto si deve proprio alla riscoperta di un vitigno autoctono pugliese che coniuga una storia antichissima a una grande modernità. Dalle uve Nero di Troia prendono vita ottimi vini rossi, declinazione più classica dell’amato vitigno, ma anche bianchi ed eccellenti rosé. Eccolo lì, il rosato. Negli ultimi anni, il successo del Nero di Troia è andato quasi di pari passo alla scalata dei vini rosé nella considerazione di esperti e consumatori.

Il segreto del successo è proprio qui: piace agli intenditori e, allo stesso tempo, il Nero di Troia vinificato in rosato conquista anche chi da poco si è avvicinato al consumo del vino di qualità. Il Nero di Troia rosato è moderno, una modernità che si traduce soprattutto in “completezza” e “versatilità”, caratteristiche che il Nero di Troia deve a un’antichissima origine e a un’evoluzione che, oggi, lo rende un vitigno senza tempo ma con una storia e un futuro grandiosi. E’ un vitigno storico e moderno allo stesso tempo, capace di dare anche una forte connotazione qualitativa e identitaria al nostro territorio. Non è un caso che, in tutta la Capitanata, la maggior parte dei vini più interessanti, quelli capaci di conquistare premi e mercato, siano il prodotto più evoluto della vinificazione da Nero di Troia.

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