Foggia

Foggia non si lega: giovedì 27 agosto la protesta dei foggiani

L'indignazione dei foggiani per le uscite di Landella

Sul Corriere del Mezzogiorno di stamattina, martedì 25 agosto 2020, il giornalista Davide Grittani ha scritto un articolo che, significativamente, è intitolato così: “Il sindaco sultano e una città in pegno”. Nell’articolo, si legge che “quanto avvenuto domenica scorsa nell’aula consiliare di Foggia, per l’occasione declassata a tifoseria organizzata, costituisce una grave violazione del decoro istituzionale e lambisce la temporanea sospensione della democrazia rappresentativa. La provocazione di Landella, che ha consegnato Foggia nelle mani di Salvini, imponendo ai concittadini di condividere il suo passaggio da Forza Italia alla Lega, non solo ha pochi precedenti in Italia, ma fa ipotizzare retroscena molto concitati e restituisce la sensazione di una disinvoltura politica alla sudamericana”. Foggia e i foggiani si sono indignati e sentiti offesi dalle parole e dall’atteggiamento di un sindaco che “ha consegnato” una città a un partito, quello della Lega Nord, spiegando che d’ora in poi sul palazzo municipale sventolerà il simbolo di quel partito. Su facebook, sono nati gruppi come quello di “Foggia non si lega”. In molti si sono dati appuntamento a giovedì 27 agosto, alle ore 10, davanti a Palazzo di Città, per far sentire la propria voce contro la svendita della città a interessi che nulla hanno a che fare con Foggia e i foggiani.

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