Foggia

Quando Foggia agisce da città vera: la vicenda delle scuole dell’infanzia

Marcia indietro della Commissione del Comune che voleva chiuderle tutte

FOGGIA – La Commissione che amministra il Comune di Foggia voleva chiudere tutte le 8 scuole comunali dell’infanzia esistenti nel capoluogo. La decisione presa, per mesi, è sembrata irrevocabile. Il 30 giugno era la data che avrebbe sancito la ‘morte’ delle scuole comunali. Mamme, maestre, operatrici scolastiche, sindacati e Regione Puglia però hanno fatto sapere di non essere d’accordo con quella decisione. Hanno chiesto con insistenza che almeno alcune di quelle scuole fossero salvate. E così sarà. Ieri la Commissione ha annunciato che resteranno aperte quattro scuole su 8: Fresu, Don Milani, Tagore e San Filippo Neri oltre all’asilo nido Tommy Onofri.  “Viste le premesse, è il miglior risultato che poteva essere conseguito”, ha dichiarato Valentina Padalino, RSU della FP Cgil Foggia che ha seguito tutta la vicenda assieme al segretario Mario La Vecchia e al segretario aziendale Mario Caravella, di concerto con la segreteria confederale CGIL. “Un ringraziamento va alla Commissione straordinaria che regge le sorti del Comune di Foggia: recedere da una decisione già presa è segno di un’accresciuta sensibilità verso la città capoluogo”. “Per chi sa leggere quanto accaduto nelle ultime settimane”, ha aggiunto Padalino, “è chiaro come gli interventi ‘a fari spenti’ e uno ben più manifesto, che ha suscitato anche un certo clamore, abbiano dato la spallata decisiva per abbattere il muro che ci separava da un esito positivo e di buon senso”.

Non sarebbe serio se Fp Cgil o un altro sindacato si prendesse il merito esclusivo del risultato conseguito, pur considerando l’intenso lavoro di raccordo e trattative svolto in questi mesi, poiché a sospingere e a favorire questo esito sono intervenuti più fattori: le manifestazioni spontanee dei genitori davanti alle scuole, la voce delle educatrici e quella delle operatrici scolastiche, il lavoro silenzioso ma decisivo di diversi esponenti della Regione Puglia con i quali non abbiamo mai chiuso l’interlocuzione, lo stesso intervento di alcuni parlamentari. Anche gli organi di stampa hanno avuto un ruolo importante: non a caso la ‘svolta’ decisiva, probabilmente, è arrivata il 4 e 5 aprile scorsi, quando tutti i quotidiani della carta stampata e i giornali online misero in grande rilievo la necessità di non arrendersi alla morte annunciata delle scuole comunali dell’infanzia”.

La Gazzetta del Mezzogiorno dello scorso 5 aprile 2022

“Ora – ha aggiunto Valentina Padalino – la ‘partita’ prosegue: oltre alle maestre, infatti, ci sono le operatrici scolastiche. Facciamo tutti insieme un ulteriore passo in avanti e condividiamo un piano che dia risposta alle lavoratrici e ai lavoratori, a quelle persone che in tanti anni di lavoro hanno dato il massimo per sorreggere il patto scuola-famiglie e offrire ai bambini attenzione e sostegno. La segreteria confederale Cgil e la FP Cgil Foggia accolgono con gioia questo primo e significativo risultato, adesso lavoriamo tutti assieme – sindacati, Commissione straordinaria, lavoratrici e lavoratori – per rilanciare le scuole comunali dell’infanzia che resteranno aperte e costruire le condizioni affinché la loro continuità non sia mai più messa in pericolo. L’orizzonte per un comune capoluogo come il nostro deve essere l’ampliamento della rete di servizi socio-educativi e scolastici, non la chiusura delle scuole”.

 

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