Monti Dauni

Transumanza, 700 pecore attraverseranno Troia

L'evento di sabato 4 giugno

TROIA (Fg) – Un gregge di settecento pecore, razza gentile di Puglia, dell’Azienda Agricola Fratelli Carrino, nel pomeriggio di sabato 4 giugno attraverserà il Comune di Troia, diretto ai pascoli dei Monti Dauni.

Seguendo il tratturello Foggia – Camporeale, diramazione del regio tratturo Candela – Pescasseroli, le antiche strade erbose e silenziose che dal Tavoliere si inerpicano lungo i versanti della montagna dauna, i pastori condurranno il gregge ai freschi pascoli montani, dove trascorrerà i mesi estivi ed autunnali, fino a dicembre, quando tornerà in pianura.

Sarà un viaggio lento, fatto di soste, che seguirà il passo degli animali. Si camminerà per due giorni e, per chi vorrà, si dormirà all’aperto. L’ora d’inizio è fissata alle ore 5.30 di sabato 4 giugno con partenza dall’Azienda Agricola, Fratelli Carrino, in località Masseria Pavoni a Borgo San Giusto (Comune di Lucera). Ricalcando l’antico tracciato della Via Francigena e della Via Traiana, il gregge attraverserà via Regina Margherita, nel cuore del centro storico della Città del Rosone.

Nella piazza antistante la splendida cattedrale romanica, i soci del Museo Contadino Vivente di Troia allestiranno scene di vita agreste, e maestri casari riproporranno la trasformazione del latte secondo le antiche tecniche.

<<E’ una gioia poter tornare alla Festa della Transumanza dopo il blocco imposto dalla pandemia>> dice il vice sindaco di Troia, Antonella Capozzo <<Grazie ai Fratelli Carrino, abbiamo la possibilità di vivere l’esperienza dell’antica pratica agreste, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, e in cui si concentra ambiente e storia, cultura rurale e tradizioni>>.

Ad attendere il passaggio della Transumanza ci sarà l’Amministrazione comunale di Troia, una delegazione del Club per l’Unesco di Alberona – Monti Dauni, rappresentanti dell’Associazione Regionale Allevatori Pugliesi, dell’Associazione Tratturi e Transumanze e dell’Alleanza Mobilità Dolce.

Il gregge proseguirà il cammino in direzione Orsara – Celle di San Vito – Faeto, fino a raggiungere, per la sosta notturna, Località Cancarro, nel Comune di Troia. Qui, i viaggiatori al seguito della transumanza, potranno rifocillarsi con i piatti della tradizione pastorale e formaggi locali preparati dai soci del Museo Contadino Vivente.

Il viaggio riprenderà domenica mattina, 5 giugno, alle ore 6.30 e si concluderà, nel pomeriggio, intorno alle ore 17.00, in località Santa Luciella, agro del Comune di Orsara di Puglia, al confine con i monti dell’Irpinia.

<<La Transumanza, riconosciuta patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO è un modello culturale ed economico al quale il nostro territorio dovrebbe ispirarsi, e i fratelli Carrino ci dimostrano che oggi, nonostante le mille difficoltà, è possibile vivere e fare impresa moderna e sostenibile>> dichiara il delegato all’agricoltura del Comune di Troia, Urbano Di Pierro

Quella dei fratelli Carrino è un’azienda storica, nata sul territorio proprio grazie alla transumanza. Originari di Frosolone, provincia di Isernia, da parte di padre, e di Alberona da parte di madre, i Carrino continuando nel solco della tradizione, hanno creato una delle più belle realtà zootecniche di Puglia. Nell’azienda di famiglia, un’antica masseria a Borgo San Giusto, oltre alle pecore, allevano, cavalli, asini, mucche podoliche, bufali, e dato vita ad una filiera completa, che va dalla produzione e trasformazione di latte, formaggi e latticini, alla lavorazione della lana.

<<Continueremo a praticare la transumanza perché crediamo nella sostenibilità, nella terra come elemento da valorizzare e rispettare, non da sfruttare. Per noi, allevatori transumanti, la cura dell’ambiente e del paesaggio sono fondamentali, e la transumanza non è un passaggio, ma un ponte che unisce l’uomo alla natura, alla vita agreste per dodici mesi”  aggiunge Cristoforo Carrino

L’intero evento sarà coordinato dalla Polizia Locale del Comune di Troia con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri sezione di Troia e dell’Associazione di Protezione Civile TUR 27.

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