Troppi giovani senza lavoro e istruzione: a Foggia da gennaio progetto pilota
Foggia capofila di un nuovo progetto per formazione e occupazione
“I NEET foggiani (i giovani di età compresa tra 15 e 29 anni che non hanno né un lavoro, né sono inseriti in un percorso di istruzione o di formazione, ndr) sono un esercito, mentre sono una sparuta minoranza giovani e adulti che si tengono aggiornati: questa fotografia deve essere una scarica choc per università, scuole, enti di formazione e imprese foggiane, senza capitale umano non riusciremo a cogliere le grandi opportunità legate al PNRR e alla nuova programmazione 2021-2027”. Lo ha detto Valerio Arduino Tribuzio, fondatore e direttore generale di ADTM, società che si occupa di formazione finanziata, oltre che di consulenza strategica, di finanza agevolata e di fondi europei, analizzando alcuni degli indicatori emersi nella classifica sulla qualità della vita del “Sole 24 Ore”, che relega la Capitanata al penultimo posto in Italia.
“Dobbiamo cogliere l’occasione per rivoluzionare gli approcci a un’offerta di formazione e di perfezionamento delle competenze che, finora, evidentemente, nel migliore dei casi, è servita solo a fare andare in altri territori il nostro capitale umano”, aggiunge Tribuzio, evidenziando che “i circa 7 miliardi di euro indirizzati a istruzione e ricerca nel Sud devono diventare l’occasione per tutto il sistema pubblico e privato che si occupa di formazione e di competenze, per fare un salto di qualità utile a tutte le nostre comunità”.
“Dobbiamo capire che, per la provincia di Foggia, è questione davvero di vita ao di morte — prosegue Tribuzio — se solo guardiamo all’altissima percentuale, la più altra tra le sei province pugliesi, di giovani completamente fermi: non studiano, non lavorano e non pensano ad acquisire alcuna competenza oltre il 35 per cento dei giovani tra i 25 e i 39 anni, quegli stessi a cui si indirizzano programmi come Garanzia Giovani”.
Per la prima volta, nella provincia di Foggia ci sarà una delle realtà pilota di Garanzia Giovani, l’iniziativa europea nata dalla necessità di fronteggiare le difficoltà di inserimento lavorativo e la disoccupazione giovanile, che vede lavorare fianco a fianco Governo Nazionale e Regioni.
ADTM è capofila di Campus AKA, uno dei 15 raggruppamenti selezionati dalla Regione Puglia per attuare Garanzia Giovani, presente in tutta la Puglia: in provincia di Foggia, ovviamente, a partire dal quartier generale di Via Luigi Rovelli 48 nel capoluogo, ma anche a Accadia, Bovino, Cerignola, Chieuti, Poggio Imperiale e Peschici; a Barletta e Minervino Murge, nella BAT; a Bari, Altamura e Locorotondo, nella Città metropolitana di Bari; a Lecce, Casarano e Sannicola, in provincia di Lecce; a Ostuni in provincia di Brindisi e a Castellaneta in provincia di Taranto.
“A gennaio, quando la Regione Puglia darà il via al Piano regionale per l’attuazione della Garanzia Giovani, dobbiamo sapere migliorare l’offerta — continua il dg di ADTM — sapendo coinvolgere in questa sfida sul capitale umano anche le imprese e i professionisti, che devono perdere diffidenze e scetticismo in modo da spingere la loro trasformazione anche grazie all’acquisizione di nuove competenze”.
“Oltre che su asilo nido e edilizia scolastica, per ridurre il divario territoriale nelle competenze di base alfabetiche e numeriche — conclude Tribuzio — secondo l’Osservatorio sui Conti Pubblici italiani, più del 45% dei 14 miliardi destinati alla missione 4 finiranno al Sud: è un’occasione per non ripetere le stesse cose che, fino a oggi, si sono dimostrate infruttuose e poco attrattive sia per i giovani che per le imprese”.