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Manifesto selvaggio, quando il politico oscura l’Università

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FOGGIA – “Manifesto selvaggio” colpisce ancora, con affissioni abusive e manifesti di candidati alle prossime elezioni regionali della Puglia affissi anche, o soprattutto, dove non si dovrebbe. A lamentarsene, con un comunicato stampa ufficiale, è l’Università di Foggia. “Alcuni manifesti della nuova Campagna di Comunicazione dell’Università di Foggia – denominata “Quante cose che non sai di me”, poiché ispirata a una popolare canzone di Luciano Ligabue, e sostenuta per intero da Lotras SpA, Gruppo Telesforo e Molino Casillo SpA – sono stati abusivamente coperti da manifesti relativi alla campagna elettorale in corso e finalizzata al rinnovo del consiglio della Regione Puglia”, si legge nella nota diffusa questa mattina dall’Ateneo Foggiano. Nel suo comunicato stampa, l’Università allega una serie di fotografie che mostrano i manifesti dell’Ateneo coperti da quelli del sindaco uscente di Cerignola, Antonio Giannatempo.
“Al di là dell’entità del danno – si legge ancora nella nota dell’Università di Foggia – la prima riflessione che sovviene spontanea è che questi autentici atti di inciviltà vengono indirettamente commessi, nei confronti di un ente pubblico, da chi si candida a diventare un amministratore pubblico”.

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