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Sprofondano Foggia e tutta la Capitanata. Si può risalire solo tutti insieme

Nella classifica de Il Sole 24 ore c’è il nome di Foggia. Quel nome, però, non sta a indicare solo il capoluogo, ma tutta una provincia. Bocciata. Per qualità della vita, la provincia, l’intera provincia di Foggia è al 105esimo posto in Italia su 107 province. Il capoluogo incide approssimativamente per quasi un quarto (quasi 150mila abitanti sui 622mila complessivi di tutta la Capitanata). Dentro quel 105esimo posto, dunque, oltre al capoluogo ci sono Manfredonia e Cerignola, entrambi Comuni commissariati per infiltrazioni mafiose; ci sono Lucera e San Marco in Lamis (Comuni in dissesto finanziario); ci sono San Severo, Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo, ci sono i paesi più poveri e spopolati delle aree interne del Gargano e dei Monti Dauni, e poi ancora i Cinque Reali Siti, Vieste, Peschici, Vico e tutti gli altri. Fanno sorridere, amaramente, i piccoli “micro-derby” tra poveri che spesso caratterizzano la bella Daunia. C’è aria di Natale, e da un po’ di anni si assiste a una sorta di gara a chi ce l’ha più bello, il Natale. La ruota di Foggia, le luci di Lucera, le tante “Case di Babbo Natale” nate dopo l’esempio di Candela. Purtroppo, anche su questioni più serie e determinanti ci si divide e ognuno conduce la propria lotta solitaria, com’è avvenuto per il CIS, il Contratto Istituzionale di Sviluppo per la Capitanata, dove alcuni comuni si sono detti e sono stati soddisfatti, ma all’interno del quale manca ancora una volta una visione d’insieme del sistema di sviluppo provinciale. Si sprofonda insieme, e questa è un’evidenza. Si può risalire soltanto insieme, ma questo, per il momento, è soltanto un auspicio. Auguri Capitanata.

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