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Il Governo ha deciso: niente da fare per il Gino Lisa

FOGGIA – Il Governo ha deciso: il Gino Lisa, da oggi, è definitivamente fuori dalla lista dei 38 scali aeroportuali d’interesse nazionale. E’ quanto ha deciso nell’odierna riunione il Consiglio dei Ministri. Ce l’hanno fatta, invece, Bari, Brindisi e Taranto che rientrano nello schema di decreto. La FISMIC di Foggia non ci sta, questo il commento a caldo del coordinatore Antonio Zenga: “Il Gino Lisa sarebbe stato strategico per servire gli insediamenti industriali di un’area vasta come il Nord della Puglia, capolinea di bacini produttivi di grande importanza come Alenia Aermacchi, Fpt Power Train (ex Sofim) e tutte le aziende della zona, senza contare poi le 30 aziende con 12 mila dipendenti dell’area industriale di San Nicola di Melfi, soprattutto dopo la strepitosa risalita produttiva di FCA, che avrebbero usufruito del Gino Lisa come trampolino di lancio per il mercato internazionale. La perdita di questa possibilità – evidenzia Zenga – rappresenta inoltre un disincentivo per altre aziende che avessero voluto investire sul territorio della Capitanata. Se mancano le infrastrutture, come sempre ribadiamo, non c’è sviluppo e, in questo senso, la Capitanata è stata ancora una volta penalizzata”.
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La FISMIC ha più volte ribadito la necessità di una rete infrastrutturale ampia e ben organizzata, che fungesse da volano per lo sviluppo, con il Gino Lisa come punto di riferimento per tutta l’area industriale foggiana, e non solo. Zenga replica, poi, anche alle dichiarazioni dell’assessore alle Infrastrutture della Regione Puglia, Giovanni Giannini: “Se per lui non è importante l’aeroporto e non sono importanti i trasporti, ci faccia sapere quali sono le priorità per la Capitanata”.

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