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Biccari su RAI TRE a Generazione Bellezza: ecco perché il paese è diventato un modello

Un progetto che sta coinvolgendo tutta una Comunità

BICCARI (Fg) – Spesso abbiamo sentito ripetere una formula, quella che nella “collaborazione tra pubblico e privato” e attraverso la “valorizzazione dei giovani” può facilitare processi di sviluppo. A Biccari, negli ultimi 10 anni, quella formula è stata applicata e ha dato vita a una serie di cose: uno dei parchi avventura più belli d’Italia, una Cooperativa di Comunità, l’ingresso del paese nelle reti nazionali dei borghi che promuovono il proprio patrimonio ambientale e culturale come fattore di crescita, integrazione, buona occupazione.

Ogni estate, Biccari accoglie sempre più viaggiatori, turisti, amanti della natura. In migliaia hanno provato le bubble room e le casette sugli alberi che permettono di dormire nel bosco. Attorno alla vetta più alta della Puglia, al Parco Avventura e all’area del bosco che abbraccia il Lago Pescara, il sindaco Gianfilippo Mignogna e una bella squadra di giovani sono riusciti a costruire un modello di sviluppo che funziona.

Ci sono riusciti perché avevano le idee chiare, perché ci hanno creduto fin dall’inizio, e perché hanno lavorato insieme, aggiungendo anno dopo anno un tassello dopo l’altro. Ed è in questo modo, progetto dopo progetto, un finanziamento dopo l’altro, che un piccolo borgo dell’Appennino Dauno ha cominciato ad accogliere persone da tutta Italia e poi da tutto il mondo.

C’è anche chi è venuto a comprare casa e a vivere qui, a Biccari, da oltreoceano. Il progetto comunale per ripopolare il centro storico e riqualificare vecchie abitazioni abbandonate ha fatto il giro del mondo, generando interesse, promozione, migliaia di richieste da ogni dove.

BICCARI SU RAI TRE A “GENERAZIONE BELLEZZA”

Sabato 4 gennaio, dalle 20.25 su Rai Tre, il “modello Biccari” sarà raccontato da Emilio Casalini durante il programma “Generazione bellezza”. Un format nato per raccontare i progetti, la volontà, le storie di singole persone o di intere comunità che, in modi diversi, lottano con creatività e coraggio per determinare il proprio destino, valorizzando il territorio e le identità che lo compongono, per generare bellezza, economia condivisa e sostenibile.

Biccari è una delle tappe tra le 15 storie d’eccellenza scoperte dalla redazione del programma per essere raccontate agli italiani.

Il programma, da Nord a Sud, sta compiendo un viaggio dentro luoghi e visioni, raccontando storie di un’Italia orgogliosa di se stessa, consapevole del valore della propria terra e della propria identità, che non si ferma a lamentarsi e aspettare, ma decide di agire per creare spazi dove stare bene ed essere felici. Sono storie di visioni e di coraggio per portare avanti le proprie idee quando tutti ti dicono che è impossibile, che non si può fare, che “non ha senso”. Di comunità che si riuniscono intorno a un progetto di sviluppo come opportunità per diventare ognuno il volano dell’altro.

Crescere nelle differenze, ma nel rispetto degli altri e del territorio con il suo immenso patrimonio in attesa di essere valorizzato come merita: paesaggi, tradizioni, agricoltura, archeologia, artigianato, architettura, enogastronomia, arte, cultura, natura. Ma anche di connessioni tra le persone, tra i saperi e patrimoni di cui disponiamo, tra i territori e gli uomini che li vivono, tra le infinite identità da comporre come un mosaico. E soprattutto esempi di persone comuni, replicabili ovunque, che lavorano per realizzare sé stessi e la terra in cui vivono.

Mercoledì 29 dicembre, “Generazione bellezza” ha raccontato il progetto di “Va’zapp” e di Giuseppe Savino, definito dalla redazione del programma come “un contadino foggiano dal coraggio visionario, che ricerca la bellezza anche estetica di un campo. Condivide i prodotti della sua terra con chi va di persona a coglierli sul suo terreno, sviluppando così un’agricoltura delle relazioni, con un profitto giusto e tanta trasmissione di conoscenza”.

Prima Foggia, ora Biccari: due puntate su 15 dedicate a esempi e modelli di sviluppo che nascono e crescono in Capitanata. Un segno concreto di speranza per un territorio che ne ha passate e ne sta passando tante, ma è capace di essere laboratorio vincente per un futuro ancora tutto da scrivere.

 

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