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Orbitale, il Comune corre ai ripari e Marasco: “Avevamo ragione noi”

FOGGIA – Il Comune di Foggia ha aperto un procedimento istruttorio teso a verificare la compatibilità dell’impresa Favelatto SpA, assegnataria dell’appalto per la realizzazione della cosiddetta “orbitale urbana”, con riferimento al possesso del requisito di cui all’articolo 38, comma 1, lettera c) del d.lgs. 163/2006. E’ quanto rende noto l’Amministrazione comunale di Foggia attraverso un comunicato stampa. “Si tratta della norma che disciplina i casi di condanna con sentenza passata in giudicato. L’apertura del procedimento istruttorio è legata alla comunicazione trasmessa lo scorso 29 febbraio 2016 all’Amministrazione comunale dall’Area Vigilanza dell’Ufficio Vigilanza Lavori dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Nella comunicazione trasmessa al Comune di Foggia dall’Anac, in particolare, si evidenzia l’inserimento sul Casellario dell’Autorità, in data 16 febbraio 2016, della decadenza «ora per allora, retroagendo fino alla data di rilascio, delle attestazioni di qualificazione n. 2108 del 30.03.2013, n. 2109 del 30.03.2012 e n. 2306 del 14.12.2012 rilasciate all’impresa Favellato SpA». La decadenza, come si rileva dalla cronologia del provvedimento, è stata formalizzata quando la controversia giudiziaria tra le imprese Favellato SpA e Taddei SpA era già riservata in giudizio, quindi in attesa di sentenza. Pertanto gli uffici comunali hanno acquisito le certificazioni in possesso dell’impresa Favellato SpA quando queste erano a tutti gli effetti in una condizione di validità. Sarà cura dell’Amministrazione comunale, all’esito dell’istruttoria, comunicare i suoi esiti all’Anac ed i conseguenti adempimenti che saranno adottati”.

MARASCO: “Sull’Orbitale Cantone dà ragione a noi e mette in mora Landella

Sulla stessa questione interviene il consigliere comunale Augusto Marasco, che va all’attacco: «Io penso che un politico con le spalle sulla testa, un amministratore responsabile e un professionista che ci tenga al suo buon nome dovrebbero saper riconoscere che un avversario aveva ragione, ammettere di aver sbagliato valutazione e, vista l’entità del danno, trarre le conseguenze dimettendosi». Così l’ex candidato sindaco del centrosinistra, Augusto Marasco, rispetto alla lettera con cui l’Autorità Nazionale Anti Corruzione ha dato al sindaco di Foggia, Franco Landella dieci giorni di tempo per valutare le conseguenze sull’appalto dell’Orbitale determinate dalla perdita del requisito morale (art. 38 comma 1 lettera c) della ditta che se lo è aggiudicato. «Ho provato in ogni modo possibile a sollevare tali questioni sin dal settembre del 2014 con ben quattro interpellanze– osserva Marasco – sottolineando le mine innescate sotto un’opera pubblica strategica, valutata come tale dal CIPE, legata alla rete infrastrutturale e all’assetto urbanistico della città capoluogo». «Niente – incalza il capogruppo de “Il Pane e le Rose” – Landella e l’assessore-avvocato Sergio Cangelli si sono ostinati, andando a traino di questo o quel dettaglio legale senza riguardo alla sostanza politica e amministrativa della loro scelta: la gara è stata fatta male e l’esito è stato condizionato da valutazioni superficiali». «Mi spiace dover ancora una volta raccomandare attenzione– aggiunge Marasco – nel fare sempre il riassunto delle puntate precedenti, specie quando si tratta di vicende così intricate. Avallare la lettura trionfante, diffusa dai bollettini della propaganda di Palazzo di Città, circa l’ultima sentenza con cui il Consiglio di Stato, senza peraltro entrare nel merito, ha respinto il ricorso della seconda ditta partecipante alla gara sull’Orbitale, ha dato l’impressione che fossero state un’inutile perdita di tempo tutte le questioni sollevate dall’opposizione a poche settimane dall’inizio di questa sciagurata esperienza di governo. Così non è, e lo dimostrano le due censure più importanti che ho avanzato e che trovano riscontro in due interventi dell’Autorità Anticorruzione». Il riferimento dell’ex candidato sindaco del centrosinistra è, anzitutto, al fatto che la stessa persona sia stata responsabile del procedimento, progettista o direttore dei lavori. Questa circostanza si è verificata per l’Orbitale in capo a un dirigente ormai in pensione, lo stesso in capo al quale l’ANAC rilevò questa anomalia nella gestione di un altro grande appalto bandito dalla Provincia. L’altro intervento dell’Autorità diretta da Raffaele Cantone riguarda, appunto, il caso della perdita del requisito della moralità: il capogruppo de “Il Pane e le Rose” fece osservare che l’appalto fosse stato aggiudicato ritenendo superabili i precedenti di uno dei soci della ditta vincitrice. L’ANAC ha scritto sette giorni fa al sindaco di Foggia facendo leva proprio sulle «notizie apprese dagli organi di stampa» circa la sentenza del Consiglio di Stato del 22 febbraio scorso che, secondo Landella e Cangelli, chiudeva «in modo definitivo il lungo strascico giudiziario legato all’appalto». Invece Cantone ha dato a Landella dieci giorni di tempo che scadono al massimo dopodomani, «pena l’inizio di un procedimento sanzionatorio, nonché il deferimento al Consiglio dell’Autorità per le decisioni relative». «Come l’ANAC – conclude l’ex candidato sindaco –, anche io non sono mai entrato nel merito di quali ditte siano promosse o bocciate dall’Amministrazione Landella e mi sono sempre e soltanto rivolto al sindaco che è il responsabile politico di tutto: a me interessa che sia rispettata la legalità e che Foggia si qualifichi come una città in cui esiste una classe dirigente diversa da quella “incapace e presuntuosa” che ci governa pro-tempore».

LA REPLICA DI CANGELLI A MARASCO

Al consigliere comunale Augusto Marasco risponde l’assessore Sergio Cangelli. Ecco il suo comunicato stampa.

«Pensavamo che il comunicato stampa con il quale davamo notizia dell’apertura del procedimento istruttorio nei confronti dell’impresa Favellato SpA, in conformità ai rilievi dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, fosse sufficiente a chiarire i termini della vicenda. Evidentemente, però, il consigliere comunale Augusto Marasco ha bisogno di supplemento di spiegazioni, sebbene i termini della questione siano stati esposti in maniera tutto sommato comprensibile. Non so se la mia veste di assessore-avvocato sia per lui abbastanza. Ad ogni modo proverò a fare del mio meglio per essere quanto più chiaro possibile. La decadenza dei requisiti “morali” in capo all’impresa aggiudicataria dell’appalto per la realizzazione della cosiddetta “Orbitale urbana della città di Foggia” è avvenuta retroattivamente. Il dirigente dell’Ufficio Vigilanza Lavori dell’Area Vigilanza dell’Anac, infatti, usa nella comunicazione trasmessa al Comune l’espressione “ora per allora”. Parole che stanno a significare che nel momento in cui l’impresa Favellato SpA ha esibito le certificazioni al Comune di Foggia queste erano in una condizione di piena validità. Probabilmente al consigliere Marasco, impegnato com’è nel fare il riassunto delle puntate precedenti, sarà sfuggito questo elemento, che però non è un dettaglio ma, viceversa, la sostanza che attesta l’ineccepibilità della condotta amministrativa tenuta dall’Amministrazione comunale. Mi chiedo se si sia trattato di un goffo scivolone o della dimostrazione plastica della consolidata esperienza del consigliere Marasco in materia di “bollettini di propaganda” e della sua confidenza con l’arte della strumentalizzazione politica».

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