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Giordano e l’Andrea Chénier all’Osteria: l’arte e la storia nel menù

FOGGIA – In concomitanza con la rappresentazione dell’Andrea Chénier al Teatro Umberto Giordano, 24 e 26 marzo 2017, l’Osteria della Dogana onorerà il compositore foggiano con un’edizione speciale del “menù d’artista”, pieno di ricerca, illustrazioni, citazioni, per un’esperienza culinaria che è un percorso nella storia del poeta francese. Un’iniziativa che parte dal ristoratore Gianfranco Brescia e che s’inserisce nel solco del lavoro che il Comune di Foggia ha realizzato in questi mesi, per riportare la lirica a teatro.
“Sono stato ispirato da un’amica che su Facebook ha lanciato un appello agli imprenditori foggiani – spiega lo chef -: raccontare l’Andrea Chénier nelle proprie attività, nell’ottica del marketing territoriale, dando il proprio contributo a trasformare la città, nei 2 giorni di rappresentazione, in un palcoscenico che celebri l’arte. Quale miglior modo, se non quello di portare in scena l’arte della tavola e a tavola l’opera?”.
E’ così possibile portare l’opera a tavola. Trasformare le ambientazioni, le rivoluzioni, le passioni del libretto di Illica dell’Andrea Chénier, in piatti ricercati. E raccontarli anche attraverso delle illustrazioni d’artista, da donare a chi vorrà vivere l’esperienza della lirica, in tutte le sue declinazioni possibili.
Così, l’Osteria della Dogana fa vivere al pubblico foggiano, l’opera di Umberto Giordano, celebrandone il 150esimo anniversario. La ricerca di Gianfranco Brescia parte dallo studio del libretto di Illica. La contessa Coigny, uno dei personaggi dell’opera, offre della marmellata all’Abate, allettandolo mentre gli chiede le ultime notizie da Parigi, alla vigilia della rivoluzione. Ed è proprio quella marmellata a entrare nel menù dell’Osteria, accostata a piatti della tradizione francese e foggiana: ciammaruche come escargots; stinco con marasciuoli; ratafiot garganico come ratafià francese, omelette con fogliammisck.
Il menù si chiude con una citazione che concilia l’animo dei commensali con lo spirito dell’opera che ne ha ispirato i piatti “vieino a te s’aqueta l’irrequieta anima mio. La meta di d’ogni desio”.
La bellezza, dunque, può essere contagiosa. E può entrare, soprattutto nei giorni della rappresentazione a Teatro dell’Andrea Chénier, nelle vite dei foggiani. Non solo dei melomani. “L’augurio, quindi, è che l’Osteria della Dogana sia d’esempio per altri commercianti e imprenditori. Insieme sarà più bello, rendere Foggia un posto migliore”.

Per maggiori informazioni: Gianfranco Brescia, Osteria della Dogana, Via Nicola Parisi, 91 – Foggia
Email: info@osteriadelladogana.it, facebook https://www.facebook.com/osteriadelladogana.foggia/

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